Quale psicologo scegliere?

Arriva il momento in cui si decide, per varie ragioni, di rivolgersi ad uno psicologo. La scelta di farlo in generale non è mai sbagliata. Anzi, proprio chi ha il coraggio di farlo può già definirsi una persona con un certo livello di sanità mentale, rispetto a chi preferisce ignorare la questione ed adoperare strategie alternative di dubbia utilità (darsi all’alcool, alle droghe, negare il problema, correre con la macchina, spendere in maniera smodata nello shopping, eccetera).

Ebbene, avete scelto la strada del sostegno umano, e avete fatto bene. Ma a quale psicologo/a rivolgersi? Ce ne sono tanti in circolazione.

In generale, chi sceglie di andare dallo psicologo percorre la strada del “il mio amico/a amica ha più o meno il mio stesso problema e si è rivolto a XX, sembra sia bravo/a”. Ad oggi, potremmo dire che non esiste solo la strada del “passaparola”, e in generale molti fanno affidamento alla rete. Cercano uno psicologo/a su internet e scelgono il proprio, più o meno sulla base dell’estetica del sito, del suono del nome, o ad altre cose.

Innanzitutto posso dirvi che affidarsi ad uno psicologo/a solo perché più anziano/a di altri, è in sé una scelta poco saggia. Non è infatti detto che l’età sia sinonimo di bravura, anzi. Può infatti capitare che proprio i numerosi anni di esperienza del professionista lo abbiano reso rigido ed immune a qualunque tipo di critica: della serie “ormai so come si fa il mestiere, ho la verità in mano”. Eppure non è così. Per quanto sia avanti con l’età, quel/quella professionista è comunque un essere umano. Tra le altre cose, avendo una certa età, il professionista può (non volendo) non essere ben sintonizzato sulle emozioni e sensazioni di un ventenne, cosa che invece uno psicologo più giovane potrebbe fare invece ad occhi chiusi. Anche il sesso è importante. Alcuni potrebbero trovarsi meglio con un maschio, altri con una donna. Insomma, le caratteristiche da tenere in considerazione sono tante. Ed ecco, di psicologi a San Benedetto del Tronto ce ne sono diversi.

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Il mio consiglio è: scegliete quello che più vi aggrada sulla base delle vostre sensazioni. L’importante è che, nel caso rimaniate delusi, non vi arrendiate e non pensiate “la psicologia non fa per me”, ma che ne cerchiate un altro che più si adatti alle vostre caratteristiche. Importanti sono le sensazioni “a pelle”. È infatti essenziale che vi troviate bene e abbiate una naturale fiducia nei confronti di una persona che, a prescindere dal sesso, dall’età, dall’approccio terapeutico, dal prestigio e dall’aspetto fisico, sia una persona che sentiate e percepiate come degna di fiducia e che sentiate sia in grado di accogliere i vostri dolori e le vostre emozioni.

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